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Vogliamo rendere nuovamente fruibili a tutti il fiume Corno e il fiume Nera. In particolare vogliamo eliminare il divieto di navigazione e balneazione nei 15 km riservati da ARCI Pesca e Legambiente ai soli pescatori No Kill e chiediamo la modifica della L.R. 15/2008 che ha introdotto altre ingiustificate limitazioni al diritto di navigazione turistica per favorire ulteriormente i pescatori. Questa legge ingiusta arreca anche gravi danni all'occupazione e al turismo.
UN PO' DI COERENZA!
Legambiente Umbria e ARCI Pesca Terni sostengono che se i canoisti camminano nel fiume o se i gommoni strisciano sul fondo si fa impatto ambientale!
In fondo alla pagina ci sono le foto di pescatori che camminano nel fiume nel No kill di Cerreto gestito da Legambiente (in quello gestito da ARCI Pesca è uguale): chiarito che secondo noi non fanno danni, chiediamo un minimo di coerenza e che cessino gli attacchi strumentali contro di noi.
La L.R. 15/2008 sulla pesca,” predisposta dal solo servizio pesca della regione” (chissà perchè i servizi sport, turismo e ambiente non sono stati coinvolti...) ha posto gravi limitazioni alla navigazione turistica fluviale a favore dei pescatori. In particolare ha vietato i rilasci temporanei di acqua a valle degli sbarramenti artificiali (come quello della foto sottostante). Così non si può più navigare il Corno; la motivazione ufficiale è che l'aumento del livello d'acqua sottoporrebbe il fiume ad impatto con gravi conseguenze .......
che nessuno ha ancora spiegato quali siano. Circola in verità una relazione, ma per comprenderne lo spessore scientifico, basta dire che in essa si sostiene che i rumorosi canoisti spaventano i pesci, mentre i pescatori stanno ben attenti a non spaventarli!!!
Ma guardate le foto sottostanti a valle dello sbarramento; quello che rimane non è più un fiume, ma un malinconico rigagnolo. Si vieta ai canoisti di navigare perché creano impatto ambientale e agli allevamenti ed alle centraline idroelettriche si permette di prosciugare un fiume !!!
Lasciamo a voi lettori il giudizio
17 commenti:
beh..no kill o non no kill direi che per par conditio, visto che i pescatori devono ottenere obbligatoriamente una licenza per accedere al fiume ai fini alieutici e pagare una tassa annuale, anche i canoisti debbano pagare una licenza e sottostare ad un regolamento con epoche di divieto per la tutela dell'ittiofauna (disturbo delle zone di frega etc. etc.). Per quanto concerne il no kill, così come vengono assegnati tratti di fiume da usare come palestra per i canoisti, si accetti il fatto che possano esserci tratti di fiume assegnati in via sperimentale ai pescatori. Se si vuole il bene del fiume credo sia opportuno unire le forze e collaborare...tutto il resto appare solo sterile polemica o una pura speculazione di parte!
..ed aggiungo: il fiumi non vanno salvati dai pescatori o dai canoisti ma dalle captazioni selvagge, dagli scarichi abusivi, dalle opere in alveo, dalla sporcizia e dalla maleducazione di molti villeggianti, dagli sbarramenti e dal mancato riseptto del deflusso minimo vitale. Queste sono le battaglie in cui i pescatori da anni si stanno impegnado...avere la forza anche di altri fruitori del fiume non sarebbe male visto che le forze a cui ci si deve contrapporre sono potenti e legate a grandi interessi. Le guerre tra poveri non giovano a nessuno.
Caro lukefly:
1) il pescatore paga perchè si appropria di un bene che è di tutti; il canoista invece fruisce di un bene comune ambientale, come l'escursionista, il ciclista le strade, il cavallerizzo, il deltaplanista, o qualunque cittadino si faccia una passeggiata e non per questo devce pagare;
2) non ci sono tratti assegnati ai canoisti in via esclusiva;
3) è giusto unire le forze contro i veri danneggiatori dei fiumi; purtroppo in Umbria alcune frange di pescatori, e quelli che gestiscono i no kill in particolare, ha scatenato una guerra personale a canoisti e rafters.
Ma se ci sono pescatori di buona volontà, troviamo il modo di convivere; noi cerchiamo il dialogo, ma se non è possibile, faremo comunque togliere un ingiustificabile divieto di navigazione.
A.M.
....... sono svariati mesi che fate le forzette con il no-kill..... ma non è ora di accendere il cervello? Se è sorta questa problematica è anche grazie alla vostra fruizione privatistica del fiume. Mi viene in mente, solo per citare un esempio, la bolgia da luna park con cui affrontate quotidianamente le discese o quando si costruiscono dighe o si prende a pagaiate la sorgente delle gole per togliere il muschio!! Sarebbe opportuno farsi un bell'esame di coscienza perchè tante belle parole, ma è proprio grazie al vostro atteggiamento che si è scatenata la bagarre. Forse sarebbe opportuno approfondire bene il significato delle parole "rispetto ambientale". Dal momento che con queste due parole vi ci riempite la bocca facendo dell'accademia, ma che non mettete minimamente in pratica!!!!
Secondo me è giusto convivere noi pescatori e coloro che fanno rafting, anzi dovremmo unire le forze e protestare contro chi ha ridotto i nostri fiumi nello stato attuale. Chi si ricorda il corno qualche anno fa quando era impossibile guadarlo dalla portata d'acqua che aveva. Oggi tutta l'acqua viene presa da centrali , allevamenti e hanno ridotto il fiume a poco più di un ruscello
ok, uniamo le forze per difendere il fiume. Intanto diamo un segnale facendo un accordo per la fruizione comune dei fiumi in valnerina.
Qualche persona di buona volontà ci sta cominciando a provare.
A.M.
...le forze si uniscono nel momento che ci sono intenti comuni. Nella fase invernale diventate degli ecologi e si fa un gran parlare di "rispetto ambientale", concetto che poi viene completamente dimenticato in estate!!!! Sarebbe opportuno che vi facciate un bell'esame di coscienza perchè tante belle parole ma è proprio grazie al vostro approccio che il rafting e la canoa si sono trasformate nelle teste degli amministratori come le attività più impattanti della Valnerina.....
meditate gente, meditate... ma soprattutto siate coerenti!!!!!
ma scusate, cosa intendono i canoisti con l'espressione "difendere il fiume"?
forse intendono , data la scarsa portata del fiume, nel passare con i gommoni stracarichi su 10 cm d'acqua raschiando e rovinando tutto il fondale ?... forse intendono modificare manualmente il corso d'acqua mediante la creazione di barriere artificiali con massi x creare corridoi d'acqua più alta in cui passare con i gommoni? oppure tagliare la vegetazione e alberi intorno al fiume in modo da avere il corso d'acqua completamente sgombro ?
Io credo che nel loro "difendere il fiume" ci siano solo interessi economici dovuti alla loro attività.
Caro anonimo,
se vuoi avere un minimo di credibilità, intanto assumiti la responsabilità di quello che dici e firmati.
Poi discutiamo, se vuoi, di tutto: di zone SIC, siti natura 2000, turismo sostenibile, stake holders, impatti ambientali, inquinamento genetico trote, conflitto di interessi, abuso d'ufficio, minacce, diffamazione, disastro ambientale legato all'apertura della pesca il 22 febbraio (se quelle che la L.R. 15/2008 è vero....), pesca sportivaq, no kill.
Se è questo il terreno di confronto che tu cerchi, io personalmente sarei restio ad addentrarmici ulteriormente.
Armando Mattioli
... FAI RIDE!!!! CONTINUI A FARE DELL'ACCADEMIA....(SITI NATURA 2000 E SIC SONO LA STESSA COSA... MAGARI VOLEVI DIRE ZPS!!).
CMQ RISPETTO AI SOPRACITATI ARGOMENTI AGGIUNGEREI:
- VAS
- MITIGAZIONE
- LEZIONI DI ECOLOGIA FLUVIALE DA IMPARTIRE ALLE GUIDE
- COERENZA ANNUALE E NON SOLO STAGIONALE
BE' FINO AD ORA HAI FATTO LO SPLENDIDO CON QUEI SOGGETTI PESCATORI E NON CHE NON SONO ERUDITI SU QUESTE TEMATICHE.... MA PRESTO SBATTERAI I DENTINI CON QUALCUNO CHE HA UNA PROFONDA CONOSCENZA DELLE SOPRACITATE TEMATICHE....
Si, si, ma intanto non ti firmi.
Ciao
Armando Mattioli
..e poi se le sue conoscenze sono come quelle messe in campo finora...e se poi lo supportano persone come te, che hanno paura di firmarsi, dormo tranquillo.
A.M.
....CVD
CHE BOOMERANG!!!! IN EFFETTI SIETE STATI I PRIMI.....VERGOGNATI...
W LE CROCIATE CHE TORNANO AL MITTENTE
Sul forum della sim scuola italiana di pesca a mosca si sta facendo una grande opera di disinformazione.
Dopo aver strombazzato ai quattro venti che i soldi del no kill di cerreto li prende la provincia, quando hanno saputo che invece è la provincia che dà 5000 euro l'anno al gestore del no kill di cerreto sono rimasti male.
Ora si sono lanciati in un'opera di trasparenza, confinata però solo dentro al loro forum www.simfly.it thread rafting.
Allora al sig. otto argenio della sim, regista di questa operazione di trasparenza, chiediamo pubblicamente di rispondere o confutare con argomenti e fatti ai seguenti punti:
A) Perchè ha avvalorato la voce che tutti i soldi li incamera la provincia?
B) Altro fatto inoppugnabile è l'intervento dell'autority della libera concorrenza e del mercato che ha posto alla provincia di perugia un problema di conflitto di interessi in capo al gestore del no kill fino al 2008, Legambiente GEV.
C) Altro fatto inoppugnabile è che la provincia non ha rinnovato la convenzione a Legambiente GEV per il 2009.
D)Altro fatto inoppugnbile: il manifesto contro il rafting è stato firmato da circa una dozzina di scuole di pesca a mosca in nome dell'ambientalismo,ma sono tutte in evidente conflitto di interessi, sia perchè portatrici di interessi economici commerciali puri, come le scuole di pesca a mosca di Claudio Carrara e Luca Castellani che in Valnerina vengono a fare la loro attività professionale (quanto meno il buon gusto avrebbe imposto loro di non attaccare un'altra attività commerciale "incompatibile" con la loro), sia economici svolti nell'ambito dell'associazionsimo sportivo dilettantistic, che di interessi legati al loro puro divertimento ritenuto incompatibile con il rafitng.
A questi signori ribadiamo un concetto: il fiume è di tutti e non solo loro, che si sono privatizzati per i loro interessi di cui sopra, 36 km di fiume su 60 in valnerina.
E veramente ignobile l'atteggiamento di esponenti di legambiente,sono arrivati a fare la guerra ai ragazzi che fanno il bagno,a boicotare attività concorrenti. Spero che Legambiente no sia tutta qui e sopratutto non sia tutta così,altrimenti ....Addio ambiente
si dovrebbe vietare il fiume anche ai pescatori e bona alé.
interessante questo passo:
Nell'incontro in Regione del 24 febbraio 2009, l'Università di Perugia ha ribadito che dopo 14 anni di rafting e oltre 30 di canoa non esiste alcun dato sui possibili danni prodotti dalle imbarcazioni in Valnerina.
il fatto che non esistano dati non vuol dire che il danno non ci sia. vuol dire solo che non ci sono rilievi adeguati a riguardo. se nessuno viene a raccogliere dati in una miniera radioattiva non vuol dire per esempio che la radioattività non ci sia solo perché nessuno ancora ha rilevato con un geiger o nessuno ha inventato un metodo scientifico per rilevare il dato.
dire che non ci sono dati sui danni da canoa non vuol dire che i danni non possono per forza essere scongiurati.
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